LIFE AFTER WORK

“Un esercizio di manipolazione dello spazio di lavoro”
Certe volte il lavoro è così stressante che non ci resta che una soluzione: fingere una pausa. Ma non una pausa vera — di quelle codificate, con badge e orari — no. Una pausa inscenata, progettata, allestita. Un piccolo trucco dell’ambiente per ingannare la funzione. E anche noi stessi.
Così, abbiamo travestito lo spazio di lavoro. Lo abbiamo fatto sembrare qualcos’altro: un salotto, una cucina, una camera da letto. In realtà, tutto resta ufficio. Solo che lo fa con più stoffa, più morbidezza, più ambiguità. Abbiamo messo in scena un luogo in cui la scrivania abdica, la sedia si sdraia, il letto entra come ospite inatteso.

  • STATUS Completed
    CLIENT Manifesto dell’Abitare
    DESIGN TEAM AIDNA soc. coop. a r.l.
    CURATORSHIP AIDNA soc. coop. a r.l.
    PHOTOGRAPHY Francesco Soreca

LIFE AFTER WORK

EXHIBITION

L’esperimento si muove tra realtà e finzione.
Abbiamo selezionato oggetti domestici — quelli che abitano il paesaggio familiare di ogni giorno — e li abbiamo sparpagliati nello spazio con fare calcolato. Il risultato è una scena fatta di ready made, una coreografia stralunata in cui gli arredi non obbediscono più ai codici del lavoro, ma a quelli del desiderio.
E qui iniziano gli equivoci.
C’è chi prende fiato nell’angolo take a break, chi mangia scomposto vicino a a line has two sides, chi cede al fascino morbido di un letto “per caso”, con coperte sensuali e luci basse.
Ogni zona si contamina. Ogni gesto può essere frainteso.

Funzione e finzione si sfidano, si imitano, si rincorrono.
Lo spazio perde i ranghi, guadagna possibilità.
E noi? Noi ci muoviamo tra le sue pieghe con un sorriso. Sapendo che, forse, questo non è più solo un ufficio. Ma neanche del tutto casa. Uno spazio nuovo, ambiguo, libero — come certi oggetti di Perec, che significano più di quel che fanno.

“Avrebbero voluto vivere in un’immagine bella”, scriveva lui.
E allora eccoci qui: a vivere in una messa in scena.
Dopo il lavoro. O forse durante.

Indietro
Indietro

Istituto "Tarantelli"